Biblioteca civica "R. Bortoli" di Schio

Archivio Scuola libera popolare di Schio

Cronologia 1902 - 1965
Livello fondo
Descrizione del contenuto

Le vicende della Scuola hanno avuto non poche ripercussioni sulla fisionomia dell'archivio: sebbene l'istituzione sia nata nel 1901, sono scarsi i documenti della prima metà del XX sec. che si sono conservati: solo la serie "Manifesti" ha una continuità temporale dalla nascita della SLP fino alla sua fine. L'archivio rispecchia la storia post-bellica dell'ente dalla sua ricostruzione nel 1947 fino al 1965, quando ancora la Scuola formalmente esisteva ma le sue attività - e quindi anche la loro sedimentazione documentaria - se fanno molto sporadiche. Vi sono documenti, come il "Registro dei soci"(busta 5) che proprio per la loro natura documentaria superano i termini cronologici tra i due periodi di vita dell'istituto: strumenti così fondamentali per la vita di una associazione come i registri dei soci si conservano e si tramandano nel tempo e nel loro utilizzo per l'iscrizione dei nuovi associati si rinnova il legame con il passato, quasi a voler trovare una legittimazione alla propria attività. L'archivio si struttura in tre serie principali: "Amministrazione", "Corrispondenza" e "Didattica". A loro volta la serie sono strutturate in sottoserie: "Amministrazione" si articola in "Associati" (che a sua volta prevede 2 partizioni, "Tesseramento" e "Libri dei soci"), "Bilanci e rendiconti finanziari", "Conti e spese" (con un'ulteriore partizione in "Fornitori"), "Cancelleria e materiale didattico"; da notare che alla serie "Amministrazione" si legano direttamente 4 unità archivistiche non strutturate in sottoserie. Omogenea e unitaria è la serie "Corrispondenza", mentre quella "Didattica" si articola nelle sottoserie "Attività didattiche", "Manifesti" e "Atre scuole e Istituti culturali". Le unità archivistiche presenti e descritte nel fondo sono 112 (93 fascicoli, 15 registri, 5 volumi). La consistenza lineare dell'archivio è di 3, 5 m lineari.

collocazione Magazzino Superiore A 16
stato di conservazione stato di conservazione buono
note Assieme all'archivio venne donato alla Biblioteca anche il fondo librario della Scuola, costituito circa 200 tra volumi, opuscoli e riviste, dal 1901 al 1966. Questo materiale, vista la sua natura non archivistica, costituente nel suo insieme più una collezione che un fondo, non è stato descritto nell'inventario, ma all'interno di un catalogo informatizzato confluito nell'Opac della biblioteca civica di Schio
soggetto produttore - ente Scuola libera popolare di Schio, 1901-197
storia archivistica

Il deposito del fondo archivistico della Scuola libera popolare presso la Biblioteca civica non è emerso dagli atti d'archivio di questo ente; dall'analisi della documentazione e dalla storia della Scuola, si può ipotizzare che l'archivio sia stato trasferito in biblioteca dopo il 1966 (estremo finale della documentazione), ma forse anche prima del 1972, data ‘ufficiale' dello scioglimento dell'ente, che però già da anni era in stallo, privo di una sua sede stabile e quindi probabilmente ‘desideroso' di risolvere il problema archivio. Scorrendo poi i verbali degli anni '60 e '70 delle sedute del Comitato di gestione della biblioteca di Schio sorprende constatare che non si accenna mai a questa donazione, sebbene Armando Tamiello ne fosse stato membro per un certo periodo (metà degli anni '60); bisogna anche considerare che in queste sedute si tendeva a discutere soprattutto di programmazione culturale, mentre le questioni tecniche e gestionali erano lasciate al Direttore. Del resto dalle testimonianze orali raccolte dai bibliotecari dell'epoca, emerge come il materiale della Scuola libera non godesse di molta considerazione: era conservato all'interno di un armadio di un certo gusto liberty (di cui oggi si sono perse le tracce) noto a tutti come ‘armaro della Scuola libera popolare', che però, per mancanza di tempo e anche di interesse (che inevitabilmente matura quando si crea un certo distacco cronologico tra lo studioso e le carte), non era mai stato analizzato al fine di creare qualche strumento di corredo. La sezione più antica della serie "Manifesti", dal 1901 al 1913, è stata depositata in biblioteca più recentemente rispetto al grosso dell'archivio, pare negli anni 90, quando i registri furono recuperati negli scantinati delle Scuole Marconi. Al momento del trasloco nel restaurato Ospedale Baratto, l'archivio venne trasferito ma non l'armadio: la documentazione venne collocata nei compact dei magazzini. Questa la storia recente dell'archivio; già molto prima, però il fondo aveva subito trasferimenti e dispersioni di carte: in una lettera di A. Puttini (presidente della SLP negli anni '20 del XX sec.) ad A. Tamiello si legge: "Sono succeduto, come Presidente della Scuola libera popolare, all'amico prof. Flecchia chiamato a insegnare a Castelfranco Ven. Leggerà, se ha molta pazienza, parecchi ritagli di giornale riguardanti le conferenze tenute durante la mia così detta direzione. Il prof. Flecchia, non potendo far altro per mancanza di soldi, si era ridotto ultimamente a conservare i manifesti murali - e chi sa dove saranno andati a finire. Io, invece, ho conservato quelle brevi relazioni delle conferenze. Il caro Professore ha trattenuto presso di sé, per vario tempo, quel fascicolo, perché aveva intenzione di scrivere la storia della Scuola L.P. […]. La Scuola andava magnificamente, quando venne l'immancabile comandamento: cambiare nome, indirizzo ecc. Ed io allora me ne sono andato […]. Consegnai registri e tutto al Commissario prefettizio del Comune di Schio, al quale dissi che per me il corso delle lezioni era finito". Tamiello scriveva a Puttini in occasione delle celebrazioni dei 60 anni della Scuola: per questa ricorrenza si sarebbe pubblicato l'opuscolo I sessant'anni della Scuola Libera Popolare ed evidentemente era necessario raccogliere notizie e informazioni sulla storia dell'ente. Questa lettera ci permette di ricostruire meglio la storia archivistica del fondo e di spiegarci i "vuoti" e i "pieni" dell'archivio: pochissimo è rimasto, infatti, del primo periodo di vita della SLP, praticamente solo qualche lettera, qualche bilancio e soprattutto manifesti: si può ipotizzare che il materiale mancante sia stato in parte trattenuto presso i membri del Consiglio direttivo, primo tra tutti Flechia, in parte sia stato consegnato negli anni '20 da Puttini al Commissario prefettizio assieme a "registri e tutto". Dall'esame dell'inventario dell'archivio storico e di deposito del Comune di Schio, riordinato e da un veloce esame di alcune buste prese a campione non è stata, però, riscontrata documentazione prodotta della Scuol

Archivio Scuola libera popolare di Schio

1902 - 1965

fascicoli 112